Johanna Peltner-Rambeck

Lyrik

Donne

Come vetro di Murano, un corpo di
vetro, bianco latte,con macchie di
capezzolo applicate. Guardami, dici,
vietato toccare.
Non puoi essere tu a prendermi tra le mani, sono un
prezioso vaso nuziale, raccoglierò mandorle bianche e
dure, mandorle in tulle. Il mio futuro marito amerà il
vetro di Murano, bello in vetrina, casto, Santa Madonna
di Loreto, bello come te.
Tuberò come una colomba intorno al  mio amore,
lo inseguirò come un falco, gli strapperò le piume
dal petto per il nido dei miei figli, come un merlo tra
i merli lo sgriderò e poi tacerò quando scintillerò di nuovo
nella luce, ancora fatta di vetro, riposta dietro il vetro.
E quando mi romperò, mi incollerò senza chiedere,
metterò occhiali scuri sopra la frattura con larghe
stanghette d’oro, metterò armi maneggevoli e segreti
dentro borse alla moda, mi coprirò con pesanti catene
luccicanti e profumi vellutati. Chiara nella mimica e
nei gesti sarò madre e nonna, di notte con altre donne
sotto i platani deciderò su procedure e direttive, sui
ranghi, sulle belle figure, ammirerò i miei figli e
controllerò le mie figlie, belle come il vetro di Murano.